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Marcello Fois
Il volto e la maschera
Note biografiche


IL VOLTO E LA MASCHERA

versi riflessivi di

Marcello Fois



I
L'Uomo mascherato mi fa incazzare
calzamaglia e bicipiti imponenti
che lui ci guarda e non si fa guardare

Da sempre affronta casi inconcludenti
di marajà legati ai sicomori
o principesse in mano a delinquenti

Nella jungla a lottare contro i mori
e senza dire manco una parola
dalle capanne lui li manda fuori

Che son per loro case ed anche scuola
ma lui non si preoccupa per niente
si sistema i braghini e si consola

A pensar che ha fatto sognare gente
lontana anni luce nella sua poltrona
che vuole una giustizia intransigente

Senza volto s'intenda finta buona
mascherando una voglia malcelata
di fare pulizia alla carlona


II
Don Diego, Zorro, mi fa imbestialire
se ne va in giro pensando che basti
mettersi la maschera per sparire

Hanno virgola, che cazzo, tutti i sensi guasti
se mai non riconoscono il bandito
nel bellone che vive in mezzo ai fasti

Col padre gentiluomo alle fazende
che passa il tempo in mezzo al dubbio atroce
su chi sia colui che giustizia rende

Ai peones da sempre messi in croce
anche Garcia l'esempio mi si passi
lo vede ogn'or e sente la sua voce

Ma deve avere nel cervello i sassi
se lui non riconosce il giovanotto
che mascherato elude quella prassi

Che vuole il fuorilegge messo sotto
e mai la legge messa nella gogna
sennò si pagherebbe quello scotto

Di premiare senza sentir vergogna
chi la giustizia se la fa da puro
con una mascherina alla bisogna

Adesso al volo scriverei sul muro
come fece il mio amico Lucarelli
Don Diego è Zorro dico a muso duro!

III
La maschera da sempre mi incupisce
io preferisco gente a viso aperto.
Il suo mistero non mi intenerisce
che di menzogna sono poco esperto.

La maschera di ferro è il primo caso
si sa serviva a cancellare un volto
la fronte il mento dalle orecchie al naso
ogni sentimento veniva tolto

Perché ai potenti non piace la faccia
di chi ricorda che deboli sono
mentre agli impotenti pare che piaccia
vedere il marcio e coprire il buono

Un altro caso The Mask lo rappresenta
qualcosa con potere sovrumano
dai un altro volto a chi la vita stenta
e la vita può prendergli la mano

Spaventa quest'idea che possa farsi
un altro cuore con un altro viso
già significherebbe d'aspettarsi
che non sei accetto per il tuo sorriso

Meglio Diabolik con facce finte
che cerca di avere un volto normale
vuole assumere gli sguardi e le tinte
di gente che mai farebbe del male

Si maschera anche lui e questo è certo
ma pensate allo strano avvertimento
per mascherarsi prende un viso aperto
e si leva la maschera un momento.


(inedito)
L'autore: Marcello Fois

Marcello Fois è nato a Nuoro nel 1960 e vive e lavora a Bologna. Scrittore e autore di testi teatrali ha pubblicato i romanzi Ferro recente (Granata Press, Bologna, '91), Meglio morti, (Granata Press, Bologna, '92), Picta (Marcos y Marcos, Milano, 1995), e Il silenzio abitato delle case (Moby Dick, Faenza '96).


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